Per il momento sono una settantina, ma se il messaggio verrà recepito potrebbero anche diventare un vero e proprio esercito. A muoverli, da un lato, è la consapevolezza di avere il diritto di ottenere le prestazioni dovute da parte di chi è istituzionalmente deputato a garantirle, dall’altro il dovere, per conseguire dei risultati soddisfacenti, di interessarsi direttamente.
Detto che il progetto in questione si chiama "Strade sempre pulite", lo scenario in cui si muovono gli animatori dell'idea appare subito in maniera piuttosto chiara: l'ambiente non si sporca da solo, e molto spesso chi dovrebbe garantire ordine e pulizia non svolge fino in fondo i suoi compiti. E allora, se un gruppo di cittadini veglia sul doppio versante – premendo su chi è tenuto a pulire perché lo faccia, e vigilando su chi non dovrebbe sporcare perché non lo faccia - ecco che la situazione potrebbe migliorare come per incanto.
L'illustrazione dell'iniziativa è nata con successo ad Albaro ed è in rapida diffusione nel resto della Liguria. A dar voce a "Strade sempre pulite" e a farsi in quattro affinché il messaggio non resti lettera morta è un genovese di 58 anni, Piero Carini, vulcanico nel mettere insieme una lunga serie di idee che rendono decisamente corposo il progetto. "Strade sempre pulite" prevede sia una partecipazione indiretta (rivedere i propri comportamenti di "sporcaccione", dare l'esempio agli altri, intervenire con cortesia ma fermezza su chi ignora le buone norme del vivere civile), sia un'azione diretta, forte di circa 70 tipi di compiti a seconda dell'età, della capacità e del tempo disponibile.
« Non lasciateci in pochi a fare gli interessi di tutti », sottolinea Carini, che conclude con una citazione della Caritas: « I partiti e le istituzioni, se non vorranno essere di ostacolo alla democrazia, dovranno accettare l'idea di restituire il potere di controllo del loro operato ai cittadini ».
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